lunedì 29 ottobre 2012

Vitargo: Carboidrato dopo Allenamento


Vitargo è il nome registrato di un esclusivo polisaccaride, studiato e brevettato presso il Karolinska Institute di Stoccolma (Svezia). Sostanzialmente, si tratta di un integratore energetico con caratteristiche superiori, che lo elevano rispetto agli altri prodotti reperibili nel mercato. Come tutti gli integratori appartenenti a questa categoria, il Vitargo si ottiene dalla lavorazione dell'amido, un polisaccaride (carboidrato complesso) tipico del regno vegetale (solitamente si estrae dal mais o dalle patate). Questo prezioso nutriente è costituito da una lunga serie
di molecole di glucosio, che formano catene lineari e ramificate. Durante la lavorazione industriale, l'amido viene sottoposto ad idrolisi, cioè ad un processo che lo scompone in catene di glucosio di lunghezza variabile. Il peso molecolare di questi polimeri è tanto più elevato quanto maggiore è la complessità delle catene glucidiche che li costituiscono, e viceversa.

Come mostrato in tabella, il Vitargo si distingue dagli altri integratori per l'elevato peso molecolare, indice della complessità della catena glucidica che lo costituisce. Un ulteriore parametro che quantifica tale caratteristica è la cosiddetta destrosio equivalenza (DE); tanto più questo valore è basso e tanto maggiore risulta la complessità della catena glucidica che costituisce il carboidrato.
Il Vitargo, pertanto, si distingue dagli altri integratori energetici per un peso molecolare superiore e per una destrosio equivalenza inferiore.
Tutte queste caratteristiche conferiscono al Vitargo interessanti proprietà nutrizionali. Tra queste, la più interessante e pubblicizzata riguarda l'assorbimento intestinale del carboidrato. Ricordiamo brevemente che l'osmosi rappresenta il passaggio del solvente - attraverso una membrana semipermeabile - dal compartimento in cui i soluti sono più diluiti a quello in cui sono più concentrati. Se prendiamo un comune Energy drink, il solvente è l'acqua ed i soluti i carboidrati in essa disciolti.
L'osmolarità esprime la concentrazione di una soluzione, sottolineando il numero di particelle in essa disciolte (indipendentemente dalla carica elettrica e dalle dimensioni). L'osmolarità di una soluzione aumenta all'aumentare del numero di particelle che contiene; di conseguenza, una bevanda a base di glucosio ha un'osmolarità superiore rispetto alla sua controparte a base di Vitargo. Anche l'aggiunta di elettroliti (sali minerali), così come di conservanti e dolcificanti artificiali, aumenta l'osmolarità della soluzione.
In condizioni normali l'osmolarità del plasma i si aggira tra i 280 ed i 330mOsm/kg. Valori simili si riscontrano nelle bevande cosiddette isotoniche, valori superiori in quelle ipertoniche ed inferiori in quelle ipotoniche.
Una volta ingerite, le bevande ipertoniche (molto concentrate, quindi con osmolarità elevata), per le sopraccitate leggi dell'osmosi, richiamano liquidi nello stomaco (ritardandone lo svuotamento) e nel lume intestinale, aggravando la disidratazione e divenendo fonte di possibili disordini intestinali (diarrea). Il fenomeno inverso è invece tipico delle bevande ipotoniche, come quelle a base di vitargo, ideali per un rapido assorbimento al termine di uno sforzo.
 L'ultimo parametro da considerare per capire le proprietà del Vitargo è l'indice glicemico. Com'è noto ai più questo valore rappresenta la velocità con cui aumenta  la glicemia in seguito all'assunzione di 50 grammi di carboidrati. Tanto più semplice è la loro struttura e tanto più alto risulta l'indice glicemico, e viceversa. Il Vitargo, pertanto, in teoria dovrebbe presentare un indice glicemico inferiore rispetto agli altri carboidrati contenuti negli integratori energetici. Il motivo di questa relazione risiede nei maggiori tempi di digestione necessari per scomporre le sue lunghe catene, il che garantirebbe un flusso costante di glucosio, prevenendo eccessivi picchi glicemici ed insulinici. Nonostante le premesse teoriche, sul proprio sito internet l'azienda comunica che, pur non esistendo dati specifici, i valori di glucosio ed insulina registrati dopo assunzione di vitargo, lasciano suppore un indice glicemico superiore rispetto alle maltodestrine, pari a circa 137.

Evidentemente la struttura del vitargo è più ramificata rispetto a quella delle maltodestrine, il che facilita l'azione delle amilasi esponendo alla loro azione una maggiore superficie specifica del carboidrato.
Tutte queste caratteristiche giustificano la grande efficacia del Vitargo nel ripristino delle riserve muscolari ed epatiche di glicogeno dopo un intenso sforzo fisico. Nel corso di diversi studi tale proprietà si è dimostrata di gran lunga superiore rispetto a quella di altri comuni integratori di carboidrati. I primi a beneficiare di questa interessante proprietà sono, per ovvie ragioni, gli atleti di endurance (ciclisti, maratoneti, sciatori di fondo, triatleti ecc.).

Anche i culturisti possono sfruttare le proprietà del Vitargo per accrescere le proprie masse muscolari, grazie ad un miglior recupero dalle sedute più impegnative e ad una migliore saturazione di glicogeno nelle fasi di ricarica di carboidrati.
Unico neo del Vitargo, essendo coperto da brevetto, è il costo nettamente superiore rispetto agli altri integratori energetici.